10 Ottime Ragioni per Creare un Giardino Zen

Giuseppe Solinas – homify Giuseppe Solinas – homify
ZEN-Garten, Gärten für die Seele - Harald Lebender Gärten für die Seele - Harald Lebender Jardines de estilo asiático
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Quello che viene definito per comodità come giardino zen è in realtà una tipologia di giardino giapponese la cui caratteristica principale era quella di essere un giardino secco. E cioè un giardino che basava la sua configurazione sull'assenza dell'acqua, o in ogni caso su un suo uso limitato, o su una sua evocazione. In primo piano si trovavano quindi gli altri elementi classici del giardino giapponese, e del giardino in generale, ovverosia: piante, sassi, ghiaia o sabbia. Proprio la ghiaia e la sabbia vengono utilizzate per segnare e individuare il percorso di percorsi alternativi a quelli dell'acqua. Come vedremo in questo Libro delle Idee nei progetti dei nostri paesaggisti, la soluzione del cosiddetto giardino zen permette di ottenere dei risultati spettacolari, dando vita a progetti per giardini di sorprendente equilibrio tra elementi vegetali e minerali, con l'acqua che spesso ritorna a essere protagonista di spazi accoglienti e rilassanti, spazi meditativi in cui davvero trovare un rapporto con sé e lo spazio circostante improntato alla pace e alla tranquillità. Vediamoli insieme.

1. Puro relax

In questa immagine vediamo un esempio di come si può articolare un giardino secco. La base dello spazio, come possiamo vedere è costituita da sabbia, ondulata quasi a seguire il movimento del vento, come fosse un piccolo specchio d'acqua dal quale emergono delle isole costituite da rocce e piccoli alberelli. Il muschio sulle pietre riporta alla presenza dell'acqua, della vita. Ordinato e apparentemente del tutto casuale, un angolo per il puro relax direttamente nel giardino di casa.

2. Un giardino zen può trovare spazio ovunque

Come vediamo in questa immagine, un giardino zen può trovare spazio ovunque e non necessariamente vicino al suolo. Anzi, in questo caso lo ritroviamo ad adornare questa fantastica terrazza con vista sul fiume. Ghiaia bianca come base da cui si dipana un piccolo habitat con rocce, un albero e del muschio. Un giardino zen che ritrova l'acqua, mantenendo però la stessa ricerca di rigore e sobrietà.

3. Abbellire l'area esterna

Un piccolo giardino zen, come possiamo vedere in questa immagine, non necessita davvero di molto spazio a disposizione per dare carattere e trasformare gli esterni. In questo caso basta davvero poco, tornano il bambù e le rocce dalle forme irregolari, del muschio ancora una volta a evocare l'acqua, più che a reintrodurla nello spazio, con ghiaia bianca per rimanere nel concetto del giardino secco.

4. Una specie di mini giardino zen

E per tutti quelli che non possono permettersi un giardino zen vero e proprio per arricchire gli esterni, rimane la possibilità di evocarne la presenza con una soluzione ancora più stilizzata. L'acqua in questo caso diventa la tela su cui inserire elementi come foglie e pietre, in un piccolo quadro orizzontale mutevole, che può essere cambiato quando e come lo si desidera, aggiungendo o togliendo forme e colori alla sua configurazione.

5. Meditazione all'aperto

Un vero e proprio giardino giapponese è quello che vediamo in questa immagine. Integrato in un uno spazio che comprende anche uno stagno sullo sfondo, questo piccolo gioiello è un piccolo monastero zen integrato in una struttura pre-esistente, arricchita da angoli di incredibile suggestione come questo.

6. Giardino di sogno grazie al gusto giapponese

Ancor aun giardino zen che spinge sullo schema del giardino giapponese classico, con l'acqua che ritorna al centro del progetto per gli esterni. Sempre alla ricerca, però, di un equilibrio armonico tra tutti gli elementi che compongono lo spazio, dalle piante alle rocce, sino alle strutture dei mobili da giardino in bambù che vediamo.

7. Un giardino zen all'occidentale

homify Jardines de estilo moderno

In questo caso assistiamo alla fusione tra due modi apparentemente inconciliabili di concepire lo spazio, che in realtà però hanno molto in comune. Se l'architettura moderna dell'edificio che vediamo sembra algida e lontana dal mondo naturale, il rigore e la sobrietà, l'equilibrio assoluto e l'armonia tra gli elementi che la compongono, sono perfettamente in linea con la ricerca di equilibrio e semplicità che starebbe alla base di un buon giardino zen.

8. I bonsai

I bonsai possono essere pensati come piccole architetture naturali che sembrano condensare lo spirito del giardino zen: la cura attenta e la ricerca dell'equilibrio più assoluto nel piccolo, nel dettaglio, nel risparmio di elementi e nella sobrietà, un sobrietà delicata ed elegante. Che può animare anche in pochissimo spazio un piccolo giardino zen come quello che vediamo in questa immagine.

9. 1. Un giardino zen: sulla carta

In questo disegno sono abbozzate le forme e la distribuzione degli spazi di un giardino zen che vedremo realizzato nella prossima immagine. Se ne intuisce la razionalità e la sobrietà, la ricerca di equilibri sottili tra geometrie e forme naturali, un equilibrio studiato e deliberatamente ottenuto.

9. 2 Un giardino zen: la sua realizzazione

Dalla carta passiamo al giardino zen dopo la sua realizzazione. Come vediamo, blocchi di granito e pietra naturale hanno dato vita alle strutture principali del giardino, quasi delle piattaforme, delle piccole isole, inserite in un paesaggio naturale studiato nei dettagli.

10. Goditi la natura

Ancor un giardino giapponese che riprende la presenza dell'acqua e la riporta al centro della configurazione dello spazio. Uno spazio pensato per poter avvicinare la natura, goderne in un rapporto rilassato e fluido, di commistione e simbiosi, di vicinanza.

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